Albania. La Sentenza della Corte UE sui Paesi Sicuri
La Corte UE ha stabilito che un Paese può essere considerato sicuro per tutti o per nessuno, accordo Italia-Albania a rischio?
Albania, cosa avverrà? Questa decisione chiarisce l’interpretazione dell’articolo 37 della direttiva europea 2013/32, che regola la materia dell’asilo.
Paesi Sicuri e Aree Escluse
Il governo italiano, come altri Stati UE, considera alcuni Paesi sicuri escludendo però determinate aree o categorie di persone. Questa prassi è stata censurata dalla Corte UE. Secondo la direttiva europea, un Paese è sicuro se non ci sono persecuzioni, torture o pericoli a causa di violenza indiscriminata.
Centri in Albania
L’apertura dei centri in Albania è stata ritardata. Il governo ha assicurato che l’inaugurazione avverrà entro ottobre. Il centro di Gjader, che potrà ospitare circa 800 persone, sarà dedicato alla procedura accelerata per l’esame delle domande d’asilo.
Procedure Accelerate e Garanzie Ridotte
Le procedure accelerate prevedono tempi ridotti e minori garanzie per il richiedente. Solo uomini adulti dai Paesi sicuri potranno accedere a queste procedure. Tra i Paesi considerati sicuri dal governo italiano ci sono Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Nigeria, Senegal, Serbia, Tunisia, Bangladesh, Sri Lanka, Camerun, Egitto, Colombia e Perù.
Esclusioni per Categorie di Persone
Alcuni Paesi designati come sicuri dal governo italiano escludono specifiche categorie di persone. Per esempio, in Tunisia, le comunità LGBTQI+ non sono considerate sicure a causa dell’art. 230 del Codice penale che sanziona i rapporti omosessuali con tre anni di reclusione.
Altri Paesi con Esclusioni
In Egitto, il Paese non è sicuro per oppositori politici, dissidenti, attivisti e difensori dei diritti umani. In Bangladesh, le esclusioni riguardano le comunità LGBTQI+, vittime di violenza di genere, minoranze etniche e religiose, e persone accusate di crimini politici.
Prassi Superata
La prassi di escludere aree o categorie era contemplata dalla direttiva europea 85 del 2005, poi abrogata dalla direttiva 2013/32. La Corte UE ha chiarito che un Paese è sicuro per tutti o per nessuno, mettendo fine alla possibilità di escludere specifiche aree o categorie.
Conclusioni
La sentenza della Corte UE ha importanti implicazioni per la politica dell’asilo in Italia e negli altri Stati membri. Le esclusioni per aree o categorie di persone non sono più consentite. Un Paese è considerato sicuro solo se lo è per tutti i suoi cittadini, senza eccezioni. Questa decisione mira a garantire una maggiore protezione per i richiedenti asilo, rispettando i diritti umani e la dignità di ogni individuo.
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