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Spiaggia di Palase in Albania, paesaggi mozzafiato

Spiaggia di Palase in Albania perchè andarci

La spiaggia di Palase in Albania è una destinazione molto popolare per i turisti che cercano belle spiagge e paesaggi mozzafiato.

video di Top Albania, Aulon Naçi https://fb.com/aulonnaiaulonnaci

Ecco alcune ragioni per considerare di visitare la spiaggia di Palase:

Bellezza naturale: La spiaggia  è caratterizzata da acque cristalline e una lunga distesa di sabbia bianca.

È circondata da una scenografica catena montuosa che crea un ambiente spettacolare.

Gli amanti della natura e gli appassionati di fotografie troveranno molti panorami mozzafiato da ammirare.

Tranquillità e relax: Nonostante la sua popolarità, la spiaggia di Palase mantiene ancora un’atmosfera tranquilla e rilassante.

Non è affollata come altre spiagge più famose, il che la rende ideale per chi desidera godersi la pace e la tranquillità.

Attività acquatiche: La spiaggia di Palase offre diverse opportunità per le attività acquatiche.

Puoi fare snorkeling o immersioni per esplorare i fondali marini ricchi di vita.

Inoltre, ci sono spesso condizioni favorevoli per praticare sport acquatici come il windsurf o il kayak.

Escursioni: Se sei interessato a esplorare oltre la spiaggia, Palase è un punto di partenza ideale per escursioni nelle vicine montagne di Llogara.

Ci sono sentieri che ti condurranno a panorami mozzafiato, come il punto panoramico di Llogara Pass, che offre una vista panoramica sull’intera costa.

Vita notturna e ristoranti: Anche se la spiaggia di Palase è un luogo tranquillo, ci sono ancora opzioni per divertirsi di sera.

Ci sono alcuni ristoranti e bar lungo la spiaggia dove puoi gustare la cucina locale e rilassarti con un drink mentre godi del tramonto.

Ricorda che è sempre importante fare ricerche aggiuntive sulle condizioni attuali, come le restrizioni di viaggio o le condizioni meteorologiche.

Prima di pianificare un viaggio in qualsiasi destinazione.

 

Cosa c’è da vedere a Kruja

Cosa c’è da vedere a Kruja: storia, natura e turismo locale

Kruja è una città storica situata in Albania, con un ricco patrimonio culturale e una splendida vista panoramica.

Ecco alcune delle attrazioni principali da visitare a Kruja:

Il castello di Kruja (Kalaja e Krujës): Questo maestoso castello medievale è situato sulla cima di una collina e offre una vista spettacolare sulla città e sui dintorni.

Al suo interno, puoi esplorare il Museo Nazionale di Gjergj Kastrioti Skanderbeg, un eroe nazionale albanese.

Il Museo Etnografico di Kruja:

Situato all’interno del castello di Kruja, questo museo presenta una ricca collezione di oggetti tradizionali albanesi, costumi, strumenti musicali e altro ancora.

Offre un’interessante panoramica sulla storia e sulla cultura della regione.

Il Bazar di Kruja: Questo antico bazar è un luogo vivace e affascinante, ricco di negozi, botteghe artigianali e ristoranti.

Puoi acquistare oggetti tradizionali albanesi, come tappeti, abbigliamento, ceramiche e souvenir unici.

La Moschea di Kruja: Questa moschea, situata nel centro della città, è un importante luogo di culto per la comunità musulmana locale.

Presenta un bellissimo design architettonico e offre un’atmosfera tranquilla e spirituale.

Il Museo del Mezzo di Comunicazione:

Questo museo unico presenta una vasta collezione di apparecchiature di comunicazione, tra cui vecchie radio, telefoni, macchine da scrivere e altro ancora.

È un luogo interessante per esplorare la storia delle comunicazioni.

Il Parco Nazionale di Qafë-Shtamë:

Se sei interessato alla natura e alle escursioni, puoi visitare il Parco Nazionale di Qafë-Shtamë, situato a breve distanza da Kruja

Il parco offre sentieri ben segnalati, cascate pittoresche e una ricca flora e fauna.

Queste sono solo alcune delle attrazioni principali di Kruja.

La città offre anche opportunità per scoprire la cucina tradizionale albanese, partecipare a festival locali e immergersi nella vibrante cultura locale.

foto di Aleksander Kapllanaj Tour Guide

Tirana: 25 anni di accordo Italia-Albania tra le polizie

Tirana: 25 anni di accordo Italia-Albania tra le polizie, ricordato in un video del Ministero degli Interni italiani.

video di un anno fa ma che è importante ricordare.

Parliamo della storia della Polizia albanese aiutata dalle Polizia italiana con mezzi uomini e addestramento.

Sono diversi gli interventi nel video che dimostrano quanto sia stata e ancora lo sia, la collaborazione tra le polizie, nel caso quella italiana e quella albanese.

Mitat Tola, dirigente della Polizia di Stato albanese parla con grande serenità e un gran bel sorriso di quanto ha fatto il Dr. Simone e la delegazione italiana, dal 1996 in poi.

Interventi del Generale dell’Arma Maurilio Liore: ” una nuova esperienza che non poteva non accrescere la mia professionalità”

-del Prefetto Luigi Savina: “l’intervento dell’Italia serviva a sviluppare una Polizia investigativa e anche una Polizia preventiva.

Franco Papi Generale della Guardia di Finanza comandante del contingente in Albania, che spiega come era strutturata la GdF a Durazzo e Saseno:

“agivamo sul mare con le nostre autovedette”.

L’intento era creare la Polizia locale, quella preventiva con un reparto volanti, e un numero di emergenza.

Emerge la grande disponibilità della popolazione agevolata dall’uso dell’italiana.

Gli italiani hanno portato mezzi: autoblindati, fiat brava, Magnum, fuoristrada e divise per i reparti mobili.

A turni i poliziotti italiani lavoravano assieme al controllo delle strade.

Episodi raccontati diversi: inseguimento tra gommoni e un militare caduto in acqua è stato salvato da uno scafista, poi arrestato.

“produrre sicurezza in Albania vuol dire produrre sicurezza in Europa”, dice uno de
Paese povero ma che ha voglia di rinascere.

Ed ora il paese è cambiato in maniera radicale, si dice nel video

Il video del Ministero dell’Intero dimostra la grande collaborazione tra le due polizie

E quando si parla dei rapporti ottimi tra gli stati è giusto citare anche queste collaborazioni istituzionali.

Chi ha lavorato per la sicurezza, è rimasto piacevolmente sorpreso dalla collaborazione e conta pure di tornarci.

Nei militari traspare la soddisfazione per essere stati scelti a un compito importante che ha dato lustro alla Repubblica Italiana, creando collaborazione e professionalità.

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Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese ci parla della sua attività a Legnano.

Italia-Albania, le associazioni ci sono e fanno da ponte tra le due comunità, quella italiana e quella albanese.

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l'attività
Italia, foto di  Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività

Chi è venuto in Italia per lavorare ci tiene, giustamente, a tenere vivere tradizioni, usi e costumi del paese d’origine.

Coloro che sono nati qui, si trovano di fronte le due realtà, la società italiana in cui vivono e quella albanese da cui arrivano i genitori.

L’associazione con sede a Legnano, ha un sito, http://www.uraebashkimit.com/

e si presenta così:

Siamo un’associazione nata per favorire l’integrazione tra albanesi immigrati.
Ma vogliamo anche salvaguardare le nostre tradizioni.


Come ? ..Vieni a scoprirlo ..

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l'attività
Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività


Tutti i sabati, corsi di italiano, di albanese, di inglese e di balli tradizionali.
Siamo a Legnano ..

Vieni a trovarci:  italo-albanesi ci sono e fanno da ponte tra i due Paesi.
Le iscrizioni alle nostre attività sono sempre aperte e si effettuano presso la nostra sede operativa sita in

Via Barbara Melzi, 20 Legnano (MI)

Per eventuali informazioni rivolgersi a
– Sig. Petrit Gjinaj : 333 7301692
– Sig. Ladi Vulaj : 389 8551200
e-mail: uraebashkimit@hotmail.com

Regjistrimet për aktivitetet do të fillojnë me datë 1 Shtator 2013 pranë zyrës tonë në

Via Barbara Melzi, 20 Legnano (MI)

Per informacione kontaktoni
– Z. Petrit Gjinaj : 333 7301692
– Z. Ladi Vulaj : 389 8551200
e-mail: uraebashkimit@hotmail.com

 

Pubblicato articolo su Varese Press

https://varesepress.info/comuni/legnano/legnano-associazione-culturale-albanese/

Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l’aiuto di Don Giovannini

Le difficoltà degli abitanti di Koman, raccontato da don Antonio Giovannini, sito Chiesadimilano

Don Antonio Giovannini: ” Uno dei grossi problemi della zona di Koman è la difficoltà nelle comunicazioni.

Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l'aiuto di Don Giovannini
Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l’aiuto di Don Giovannini

Per andare in alcuni villaggi dopo alcune ore in auto, devo prendere una barca per attraversare un lago e quindi camminare su sentieri:

in questi piccoli villaggi celebro la Messa, amministro i sacramenti e sto con le persone per parlare con loro, per ascoltare i loro problemi”.

L’Albania, terra bellissima, ha molto da offrire, in modo particolare vicino al mare, ma nell’entroterra, non ci sono le stesse risorse.

Don Giovannini è un parroco che per davvero segue i fedeli e non ama la vita comoda:

“Sono parroco a Koman, un paesino nella diocesi di Scutari, al confine con il Kossovo. Vi abitano circa 500 persone”.

Conosce e vive la realtà dal vivo e vedendo quanto accade ha cercato di coinvolgere altre realtà del mondo cattolico:

Durante la mia presenza a Scutari invitai in quel luogo il Circolo Acli di Cernusco sul Naviglio.

 Da quella occasione di incontro, con un po’ di fortuna (e a grazia di Dio), nacque l’opportunità di coinvolgere le Acli provinciali di Milano e della Lombardia

sulla realizzazione di diversi progetti sociali e occupazionali per la popolazione locale

 attraverso il coinvolgimento di IPSIA (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) la ONG delle Acli per la cooperazione internazionale, che tuttora continua ad operare in Albania.

L’analisi lucida e concreta del don, chiarisce che ci sono stati tanti aiuti, ma bisognerebbe spingere su attività locali:

“i migliori tendono a migrare, perché l’Albania offre poche possibilità.

L’unica via per migliorare le proprie condizioni di vita e della propria famiglia è ancora quella di migrare”.

Il messaggio della Chiesa italiana è importante ma “l’importante è che la Chiesa albanese diventi autonoma.

Per fortuna adesso ci sono giovani preti albanesi che hanno voglia di fare e di servire la chiesa e la gente.

Ho notato che c’è nella gente sete di conoscenza.

Dopo decenni di dittatura, la gente vuole approfondire la fede che, magari di nascosto dalla polizia segreta, i genitori hanno trasmesso”.

Don Giovannini esterna il suo pensiero senza remore come è giusto che sia un credente che arde dalla voglia di catechizzare, sperando che un giorno non ci sia più bisogno di aiuti “esterni”.

Nella foto Don  Giovannini con il cardinale mons. Ernest Simoni.

L’intervista in forma integrale per chi volesse approfondire, tratta dal sito www.chiesadimilano.it

Don Giovannini

Bologna, nuova guida turistica Albania (Feltrinelli Morellini)

Bologna, nuova guida turistica Albania (Feltrinelli Morellini), domani 20 giugno, alle ore 18.00, da LaFeltrinelli in P.zza Ravegnana 1.

Bologna-Albania

Questa guida copre tutte le principali località, dalla capitale alle città-museo di Berati e Girokastra, dalle Alpi del Nord alla Riviera meridionale.

Vengono forniti approfondimenti sulla storia, la cultura e l’ambiente del paese”.

Si parlerà di  itinerari tematici, consigli su cibo e artigianato, e turismo compatibile.
Relatori Francesco Vietti e Benko Gjata
Francesco Vietti, antropologo che insegna all’Università di Torino, di cosa si occupa?

Si interessa di migrazioni, turismo e del nesso tra mobilità e processi di patrimonializzazione.

Ha svolto ricerche sul campo nell’Europa orientale (in particolare in Albania e Moldavia) e in contesti insulari del Mediterraneo (soprattutto a Lampedusa).

Da molti anni è impegnato in iniziative di antropologia pubblica e applicata

Svolge tra gli altri incarichi il ruolo di coordinatore scientifico del progetto “Migrantour. Intercultural Urban Routes”.

Ha pubblicato i volumi :

“Il paese delle badanti” (Meltemi 2010), “Hotel Albania” (Carocci 2012) e, con Carlo Capello e Pietro Cingoani, “Etnografia delle migrazioni” (Carocci 2014).

Benko Gjata, originario di Tirana, è un giornalista, guida turistica certificata a livello nazionale e un esperto di turismo culturale.

E’ fondatore e direttore del Centro di Cultura Albanese, una delle più importanti realtà associative della diaspora albanese italiana.

La sua particolarità è di essere uno dei pochi autori di origine albanese che scrivono in italiano, noti come scrittori albanesi italofoni.

L’Albania da qualche anno, sta diventano la meta di tanti italiani, per le bellezze, cultura e anche costi alla portata di tutti, delle sue strutture.

Completa l’opera, l’uso della lingua italiana di cui fanno parte molti operatori turistici e l’accoglienza da parte degli albanesi.

 

 

 

 

 

 

Acquedotto per portare l’acqua dall’Albania alla Puglia

Acquedotto per portare l’acqua dall’Albania alla Puglia, il costo e i tempi di realizzazione

Acquedotto italo-albanese.

Ci vorranno 4 anni di lavori e un miliardo di risorse, da finanziare ricorrendo a Bei, Bers, Stato italiano, Regione e mezzi propri dell’Acquedotto Pugliese.

Il programma è gestito dalla Regione Puglia, che partecipa insieme ad un’altra Regione italiana, il Molise; Albania e Montenegro partecipano con l’intero territorio.

L’obiettivo è promuovere la crescita economica e intensificare la cooperazione.
Dove? 

Nell’Adriatico meridionale, attuando azioni congiunte tra attori istituzionali e non profit

nazionali e regionali e promuovendo uno sviluppo intelligente inclusivo e sostenibile.

Sono due i periodi di riferimento:

Il periodo di programmazione 2014-2020, il programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro:

cofinanziato dall’Unione europea attraverso lo strumento di preadesione ( IPA II ), ha un bilancio totale di 92.707.558,00 euro ( compreso il 15% di cofinanziamento nazionale ).

Per il periodo di programmazione 2021-2027, il nuovo programma si chiama Interreg IPA South Adriatic e segue le tracce esatte del programma precedente.

Non si parla solo di acqua, L’obiettivo è promuovere la crescita economica e intensificare la cooperazione nell’area del basso Adriatico:

l’obiettivo è uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile.

Pubblicato il primo bando del programma IPA Interreg South Adriatic

C’è tempo fino a marzo 2023 per partecipare al primo bando Interreg South Adriatic;

il Bando ha una dotazione di 5 milioni di euro e finanzia progetti di piccola scala, ovvero con un’allocazione finanziaria fino a 200mila euro per la durata di un anno.

GLI INTERESSATI POSSONO PURE CLICCARE SUL QUOTIDIANO D’ITALIA PER ALTRI APPROFONDIMENTI:

https://ilquotidianoditalia.it/ambiente/la-puglia-prendera-lacqua-in-albania-e-montenegro/

A nuoto dall’Italia all’Albania, Eva Buzo, altro record in vista

A nuoto dall’Italia all‘Albania, Eva Buzo, e non sarà semplice nuotare quaranta ore per la traversata.

A nuoto dall’Italia:  un’impresa pazzesca anche per un nuotatore professionista, ma lei tenterà l’impresa.

Eva Buzo, l’atleta australiana di 36 anni che ha origini albanesi, ha 36 anni

Sarà la prima donna a tentare l’impresa di nuotare dall’Italia all’altro lato della costa.

Tenterà di attraversare  a nuoto il Canale d’Otranto, dalla città salentina alla spiaggia di Valona, in Albania.

“Per me sarà una nuotata particolarmente speciale, perché l’Albania è il luogo da dove proveniva mio nonno – racconta – quindi ora sono qui, entusiasta di diventare la prima persona che verrà documentata nello svolgimento dell’iniziativa”

La sua dichiarazione su Lecce Prima

Eva  proverà ad attraversare i 70 chilometri che separano Otranto (Lecce) da Valona (Albania).
Pubblicato il 17 GIUGNO 2023, alle ore 10:48

Come si presenta su Linkedin

“Sono un avvocato specializzato in diritto penale internazionale e nazionale e in materia di protezione.

Ho una pratica diversificata di diritto penale, amministrativo e dei diritti umani”.

Aggiunge poi un curriculum di alto livello:

Prima di essere chiamato all’Ordine degli Avvocati del NSW, ho fondato l’organizzazione Victim Advocates International

che sostiene le vittime di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità affinché si impegnino con i tribunali internazionali e nazionali, inclusa la Corte penale internazionale.

Ha lavorato con una serie di associazioni per i diritti umani:

organizzazioni tra cui World Vision, Save the Children e BRAC.

Eva è un’esperta certificata del Justice Rapid Response Roster.

Fa anche parte del comitato consultivo internazionale per il diritto umanitario della Croce Rossa del NSW come consulente legale

E nel 2021 è stata nominata membro del Comitato per i diritti umani dell’Ordine degli avvocati del NSW.

Il presente articolo è stato pubblicato sul Quotidiano d’Italia

Il fascino mediterraneo di Himara in Albania

Il fascino mediterraneo di Himara in Albania; cosa c’è da vedere?

Himara è una bellissima località situata lungo la costa dell’Albania, nella regione di Valona.

Con il suo caratteristico fascino mediterraneo, Himara offre una combinazione di belle spiagge, paesaggi mozzafiato, storia e cultura.

Ecco alcune delle principali attrazioni e cose da vedere a Himara:

Spiagge: Himara è famosa per le sue spiagge incantevoli.

Tra le più popolari ci sono la Spiaggia di Livadhi, una vasta distesa di sabbia dorata, e la Spiaggia di Potam, una tranquilla baia circondata da rocce e vegetazione.

Potrete godervi il mare cristallino e rilassarvi al sole.

Castello di Himara:

Situato sulla collina che sovrasta la città, il Castello di Himara è una fortezza che offre una vista panoramica spettacolare sulla costa e sulle montagne circostanti.

È un luogo ideale per fare una passeggiata e ammirare l’architettura tradizionale.

Centro storico di Himara:

Esplorate il centro storico di Himara, noto come Kastro, con le sue strette stradine acciottolate e le case tradizionali in pietra.

Potrete scoprire piccoli negozi, caffè e ristoranti che offrono piatti tipici della cucina albanese.

Porto di Himara: Passeggiate lungo il pittoresco porto di Himara e ammirate le barche colorate. È un luogo perfetto per gustare un pasto di pesce fresco nei ristoranti locali.

Monastero di San Nicola:

Situato nelle vicinanze di Himara, il Monastero di San Nicola è un importante sito religioso e culturale.

La chiesa, con le sue affreschi antichi, offre un’atmosfera tranquilla e un’opportunità per scoprire la spiritualità albanese.

Escursioni nella natura:

La regione intorno a Himara offre una natura spettacolare e sentieri panoramici.

Potrete fare escursioni lungo i sentieri costieri, visitare le splendide Gole di Llogara o esplorare il Parco Nazionale di Butrint, un sito archeologico e naturale dell’UNESCO.

Gastronomia: Assaggiate i deliziosi piatti della cucina albanese a Himara.

Potrete gustare pesce fresco, piatti di carne tradizionali, formaggi locali e altre specialità locali.

Questi sono solo alcuni dei luoghi e delle attività che Himara ha da offrire.

La città e la sua splendida costa sono un’ottima destinazione per una vacanza rilassante e culturalmente arricchente.

Himara,foto di Andi Arendin, all’interno del gruppo di Tony Alb: “Scopri le bellezze dell’Albania”

 

Skutari (Albania), arrestato per rapine di rolex a Trieste

Skutari (Albania), arrestato per rapine, albanese di anni 39, dalle forze speciali della Polizia albanese

Chi ha lavorato al caso?

La Squadra Mobile di Trieste, coordinata dalla Procura, e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e all’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana.

La banda è da maggio sotto la vigilanza degli organi di Polizia e l’arresto del componente rientra in quell’indagine.

Rintracciato grazie alle “incessanti attività d’indagine condotte dalla Squadra Mobile giuliana.

A questo punto spetterà all’Albania decidere sulla sua estradizione.

La banda è composta da due italiani, uno svizzero e due albanesi. Ne manca ancora uno, pure lui albanese, per chiudere il cerchio, L.K. classe 1990.

Ai vertici della banda c’era un 33enne albanese e una 37enne italiana residente a Trieste.

“All’operazione precedente aveva collaborato con la Squadra Mobile la polizia criminale svizzera interessata ad arrestare un altro componente della banda.

E la polizia criminale slovena che nell’immediatezza della rapina commessa nel comune di Sezana nel Gennaio 2023 ai danni di un cittadino italiano.

Il cittadino italiano ha fornito un determinante contributo in termini di immagini e video” (ANSA).

Ricordiamo che la banda aveva messo a segno ben sette rapine di Rolex in un anno.

Una delle rapine era avvenuta ai danni di un anziano, abbracciato da una donna avvenente a Trieste.