Home Blog Page 11

L’Albania si collegherà alle reti ferroviarie regionali ed europee

L’Albania si sta muovendo per il collegamento alle reti ferroviarie regionali ed europee, rete trans europea di trasporto principale TEN-T nei Balcani occidentali.

L’Albania, in continuo sviluppo e non solo turistico, punta ad essere parte di un progetto molto importante di 120 chilometri di linea ferroviaria.

L’annuncio viene da Confindustria Albania:
“Le Ferrovie Albanesi hanno aggiornato i dati relativi al progetto ferroviario Vorë-Hani i Hoti, specificando che la data più probabile per l’apertura della gara per la sua costruzione è l’inizio di luglio 2023.
Il progetto, il cui valore complessivo è di 356 milioni di euro, che sarà cofinanziato dal governo albanese da una serie di istituzioni finanziarie internazionali.
E Confindustria precisa: “mira a riabilitare e costruire 120 chilometri di linea ferroviaria, insieme alla riabilitazione di 12 stazioni ferroviarie per passeggeri e merci”
L’importanza del progetto sottolineata da Confindustria Albania
 Il progetto fa parte dell’estensione della rete trans europea di trasporto principale TEN-T nei Balcani occidentali.
Progetto che collegherà l’Albania alle reti ferroviarie regionali ed europee attraverso il corridoio paneuropeo X.
Di cosa si occupa Confindustria Albania
Confindustria Albania agisce e opera nelle proprie attività in qualità di socio aggregato della Confindustria.
E’ autonoma, apartitica e indipendente da ogni condizionamento esterno.
Confindustria Albania esprime i suoi scopi principalmente attraverso il perseguimento di tre obiettivi:
– esprimere un’efficace rappresentanza dei Soci in tutte le sedi di interlocuzione esterna; – assicurare solida identità e diffuso senso di appartenenza alle imprese associate che ad essa fanno riferimento;
– erogare efficienti servizi sia di interesse generale che su tematiche specifiche. Favorisce il progresso e lo sviluppo delle imprese, stimola la solidarietà e la collaborazione tra le stesse, promuove l’affermazione di un’imprenditorialità improntata al pieno rispetto delle leggi e delle regole;
Rappresenta, tutela ed assiste nei limiti del presente Statuto le imprese associate nei rapporti con le Istituzioni ed Amministrazioni, con le Organizzazioni economiche, politiche, sindacali e con ogni altra componente della società;
Concorre a promuovere con le Istituzioni e le Organizzazioni economiche, politiche, sociali e culturali iniziative per perseguire più ampie finalità di crescita e sviluppo, fatti salvi l’autonomia e gli interessi dei singoli componenti;
Fornisce servizi di informazione, consulenza ed assistenza alle imprese su tutti i temi inerenti una moderna gestione d’azienda.
Sull’argomento vedi pure articolo sul Quotidiano d’Italia

L’isola di Sazan (Saseno), l’isola vicino a Valona

L’isola di Sazan (Saseno), un tempo base navale, ora ambita meta turistica.

Da vedere la  spiaggia ‘Admiral’

Albania Has It All – Trip to Sazan Island & Karaburun |

Vlora, 🇦🇱Albania National Park of Sazan and Karaburun Parku Kombëtar Detar Karaburun-Sazan, Vlorë Albania

Il nome dell’isola Saseno appare fin dall’antichità, a partire dal VI secolo A.C. quando viene citata con il nome ‘Sason’;

durante il medioevo, poi, l’isola passò sotto il possesso dei veneziani mentre durante le guerre dei Balcani, la Grecia conquistò l’isola.

Passò successivamente sotto l’Italia fino al 1943 per tornare ad essere di proprietà dello stato di Albania.

Durante il fascismo sorsero le prime opere di fortificazione, ma anche strade, case, scuole e teatri. […] Pare che lo stesso Mussolini avesse anche lì la sua villa.

Una presenza che la seconda guerra mondiale spazzò via. L’Albania comunista del leader partigiano Enver Hoxha consegnò Saseno al blocco orientale.[7]»

Una parte dei relitti e reperti archeologici, si possono visionare nel museo di storia nazionale e in quello archeologico di Durazzo

Il museo archeologico di Durazzo fu fondato nel 1951 dall’archeologo albanese Vangjeli Toci, si tratta del museo archeologico più grande del paese.

[1] Il museo si trova vicino alla spiaggia e a nord del museo si trovano le mura bizantine del VI secolo.

Torniamo a Sazan, foto di Anila amataj.

Le dimensioni dell’isola: 4,25 km da nord-ovest a sud-est, e largo al massimo 2,70 km, per una superficie totale di 5,70 km².

Le sue caratteristiche:

L’isola è disabitata e ha coste molto ripide, Geologicamente l’isola è il prolungamento dei Monti Acrocerauni della prospiciente penisola di Valona

Ed è costituita, come quest’ultima, da marne sabbiose e da calcari fossiliferi grossolani (wikipedia).

Dal 2010 fa parte, insieme alla penisola di Karaburun, del parco nazionale di Karaburun-Saseno.

Viaggia e risparmia con Travel Advantage

 

 

 

Albania, intervista di Giuseppe Criseo a Loris Castriota Skanderbeg

Albania, intervista di Giuseppe Criseo a Loris Castriota Skanderbeg, uno dei discendenti del fondatore dell’Albania.

Il lungo e tortuoso percorso dell’Albania verso il suo sviluppo che la sta avvicinando agli standard europei, prosegue.

Il rischio di perdere qualcosa della sua genuinità per esempio nell’agricoltura e nei prodotti tipici è presente.

Quando la crescita è rapida magari non ci sofferma su alcuni aspetti e si bada solo all’aspetto economico.

Gli albanesi sono un popolo forte che ha lottato e sofferto molto ed ora il benessere è alla portata di mano.

Si parla degli Emirati Arabi che stanno investendo su Durazzo, ma anche degli italiani, tedeschi, ecc.

L.Castriota Skanderbegh è discendente della famiglia dell’Eroe Nazionale dell‘Albania, Gjegj Kastrioti Skenderbeu.

La CV del dott. Loris Castriota Skanderbegh ci fa onore e garantisce nuovi sviluppi per la missione del http://www.emigrazione.net

Alcune info importanti su di lui

Loris Castriota Skanderbeg – Redattore – L’Edicola del Sud

linkedin.com

https://it.linkedin.com › loris-castriota-skanderbeg-a05…
I suoi impegni in ambito giornalistico
Foggia, Puglia, ItaliaRedattoreL’Edicola del Sud
Loris Castriota Skanderbeg. Giornalista professionista.
L’Edicola del SudUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo

Giorgio Castriota, detto Scanderbeg, è stato un condottiero, patriota e principe albanese che guidò i suoi connazionali alla ribellione contro l’occupazione dell’Albania da parte dei turco-ottomani.

È considerato l’eroe nazionale albanese.

Vedi anche articolo sul Quotidiano d’Italia

Termina con successo il 6° festival internazionale del folklore

Termina con successo il 6° festival internazionale del folklore. Ringraziamo il pubblico che è venuto dall’altra parte

Hanno percorso centinaia di chilometri per festeggiare insieme.

Come l’associazione ALB Fermignano con il presidente Altin, l’associazione Shqiponja Reggio Emilia con il presidente Klodi

 

Il Presidente che, non potendo essere presente, ha inviato i suoi rappresentanti.

da citare qui l’associazione URA Novara (tanti):

un grazie particolare per i partecipanti che hanno preso parte al festival:

-Artan Lika, Furbo Galete, il seguitissimo gruppo di coppie (Anton Mirditori (Ndue Lala), Arben Marku (Ben Matia)

-Zef Margjoni, Maksim Prenga e Ben Prenga) di Mirdita residente ad Alessandria

-il il grande Dario Lecco, che canta Shqip, il gruppo di danza Zeri i Karadaku dell’associazione Stubulla lecco, Gezim Pepa

E Mariana Daçi che per partecipare fa centinaia di chilometri, Shqiponja Dako, la nostra Vellezeri Arberesh, rappresentata da Mimmo Imbrogno, che ne è anche presidente.

E pure Nik Thani e Nikolin Koçeku, dj- albanese Milano.

infinite grazie per il contributo dato da Bora e dall’ottima conduttrice Eglantina.
Il riconoscimento è stato dato a tutti i partecipanti. Ringraziamo l’orchestra e la troupe televisiva albanese, TV Syri

Così come i due fotografi Andrea ed Ervis.

La seconda parte aveva un tema completamente diverso:

Sofra E Nikaj- Merturit 2a edizione, Dedicato all’Esploratore, Dragone e Ambasciatore delle Alpi, Ndoc Mulaj.

Ndue Qokaj ha parlato della sua vita e del suo lavoro.

A nome dell’associazione, il Gruppo di Danza delle Aquile ti ha conferito il titolo di Ambasciatore delle Alpi per il duro lavoro che ha svolto per anni fino all’ultimo minuto.

E’  stato incaricato dell’incarico in vetta al Munella.

Altri artisti di Nikaj-Merturi:

Gofile Papleka, Lek Percnika, Nikolin Perpali, Ilir Kukaj, Petrit Rrucaj;  non dimentichiamo la famiglia Qokaj che sono anche gli organizzatori di questa grande attività.

E infine non possiamo dimenticare Stella Qokaj che è nata e cresciuta a Lecco Italia (e che è andata in scena all’età di 3 anni) e che è il miglior ballerino d’Italia e non solo.

Landi Hajazi Rappresentante dell’Immigrazione a Cremona e rappresentante della Diaspora Albanese desidera ringraziare in particolare la famiglia Qokaj e Stela.

Ringraziamenti per il duro lavoro svolto nel corso degli anni:  l’Associazione conferisce un Titolo Onorario agli Insegnanti Nik Qokaj e Agim Nikaj.

Molte grazie a tutti e mi scuso se ho dimenticato qualcuno senza menzionare o qualcos’altro.

Ci vediamo ad altri concerti
Con rispetto, la segreteria dell’associazione
Gruppo di ballo delle aquile a Lecco

Aida Dauti

Spiaggia di Palase in Albania, paesaggi mozzafiato

Spiaggia di Palase in Albania perchè andarci

La spiaggia di Palase in Albania è una destinazione molto popolare per i turisti che cercano belle spiagge e paesaggi mozzafiato.

video di Top Albania, Aulon Naçi https://fb.com/aulonnaiaulonnaci

Ecco alcune ragioni per considerare di visitare la spiaggia di Palase:

Bellezza naturale: La spiaggia  è caratterizzata da acque cristalline e una lunga distesa di sabbia bianca.

È circondata da una scenografica catena montuosa che crea un ambiente spettacolare.

Gli amanti della natura e gli appassionati di fotografie troveranno molti panorami mozzafiato da ammirare.

Tranquillità e relax: Nonostante la sua popolarità, la spiaggia di Palase mantiene ancora un’atmosfera tranquilla e rilassante.

Non è affollata come altre spiagge più famose, il che la rende ideale per chi desidera godersi la pace e la tranquillità.

Attività acquatiche: La spiaggia di Palase offre diverse opportunità per le attività acquatiche.

Puoi fare snorkeling o immersioni per esplorare i fondali marini ricchi di vita.

Inoltre, ci sono spesso condizioni favorevoli per praticare sport acquatici come il windsurf o il kayak.

Escursioni: Se sei interessato a esplorare oltre la spiaggia, Palase è un punto di partenza ideale per escursioni nelle vicine montagne di Llogara.

Ci sono sentieri che ti condurranno a panorami mozzafiato, come il punto panoramico di Llogara Pass, che offre una vista panoramica sull’intera costa.

Vita notturna e ristoranti: Anche se la spiaggia di Palase è un luogo tranquillo, ci sono ancora opzioni per divertirsi di sera.

Ci sono alcuni ristoranti e bar lungo la spiaggia dove puoi gustare la cucina locale e rilassarti con un drink mentre godi del tramonto.

Ricorda che è sempre importante fare ricerche aggiuntive sulle condizioni attuali, come le restrizioni di viaggio o le condizioni meteorologiche.

Prima di pianificare un viaggio in qualsiasi destinazione.

 

Cosa c’è da vedere a Kruja

Cosa c’è da vedere a Kruja: storia, natura e turismo locale

Kruja è una città storica situata in Albania, con un ricco patrimonio culturale e una splendida vista panoramica.

Ecco alcune delle attrazioni principali da visitare a Kruja:

Il castello di Kruja (Kalaja e Krujës): Questo maestoso castello medievale è situato sulla cima di una collina e offre una vista spettacolare sulla città e sui dintorni.

Al suo interno, puoi esplorare il Museo Nazionale di Gjergj Kastrioti Skanderbeg, un eroe nazionale albanese.

Il Museo Etnografico di Kruja:

Situato all’interno del castello di Kruja, questo museo presenta una ricca collezione di oggetti tradizionali albanesi, costumi, strumenti musicali e altro ancora.

Offre un’interessante panoramica sulla storia e sulla cultura della regione.

Il Bazar di Kruja: Questo antico bazar è un luogo vivace e affascinante, ricco di negozi, botteghe artigianali e ristoranti.

Puoi acquistare oggetti tradizionali albanesi, come tappeti, abbigliamento, ceramiche e souvenir unici.

La Moschea di Kruja: Questa moschea, situata nel centro della città, è un importante luogo di culto per la comunità musulmana locale.

Presenta un bellissimo design architettonico e offre un’atmosfera tranquilla e spirituale.

Il Museo del Mezzo di Comunicazione:

Questo museo unico presenta una vasta collezione di apparecchiature di comunicazione, tra cui vecchie radio, telefoni, macchine da scrivere e altro ancora.

È un luogo interessante per esplorare la storia delle comunicazioni.

Il Parco Nazionale di Qafë-Shtamë:

Se sei interessato alla natura e alle escursioni, puoi visitare il Parco Nazionale di Qafë-Shtamë, situato a breve distanza da Kruja

Il parco offre sentieri ben segnalati, cascate pittoresche e una ricca flora e fauna.

Queste sono solo alcune delle attrazioni principali di Kruja.

La città offre anche opportunità per scoprire la cucina tradizionale albanese, partecipare a festival locali e immergersi nella vibrante cultura locale.

foto di Aleksander Kapllanaj Tour Guide

Tirana: 25 anni di accordo Italia-Albania tra le polizie

Tirana: 25 anni di accordo Italia-Albania tra le polizie, ricordato in un video del Ministero degli Interni italiani.

video di un anno fa ma che è importante ricordare.

Parliamo della storia della Polizia albanese aiutata dalle Polizia italiana con mezzi uomini e addestramento.

Sono diversi gli interventi nel video che dimostrano quanto sia stata e ancora lo sia, la collaborazione tra le polizie, nel caso quella italiana e quella albanese.

Mitat Tola, dirigente della Polizia di Stato albanese parla con grande serenità e un gran bel sorriso di quanto ha fatto il Dr. Simone e la delegazione italiana, dal 1996 in poi.

Interventi del Generale dell’Arma Maurilio Liore: ” una nuova esperienza che non poteva non accrescere la mia professionalità”

-del Prefetto Luigi Savina: “l’intervento dell’Italia serviva a sviluppare una Polizia investigativa e anche una Polizia preventiva.

Franco Papi Generale della Guardia di Finanza comandante del contingente in Albania, che spiega come era strutturata la GdF a Durazzo e Saseno:

“agivamo sul mare con le nostre autovedette”.

L’intento era creare la Polizia locale, quella preventiva con un reparto volanti, e un numero di emergenza.

Emerge la grande disponibilità della popolazione agevolata dall’uso dell’italiana.

Gli italiani hanno portato mezzi: autoblindati, fiat brava, Magnum, fuoristrada e divise per i reparti mobili.

A turni i poliziotti italiani lavoravano assieme al controllo delle strade.

Episodi raccontati diversi: inseguimento tra gommoni e un militare caduto in acqua è stato salvato da uno scafista, poi arrestato.

“produrre sicurezza in Albania vuol dire produrre sicurezza in Europa”, dice uno de
Paese povero ma che ha voglia di rinascere.

Ed ora il paese è cambiato in maniera radicale, si dice nel video

Il video del Ministero dell’Intero dimostra la grande collaborazione tra le due polizie

E quando si parla dei rapporti ottimi tra gli stati è giusto citare anche queste collaborazioni istituzionali.

Chi ha lavorato per la sicurezza, è rimasto piacevolmente sorpreso dalla collaborazione e conta pure di tornarci.

Nei militari traspare la soddisfazione per essere stati scelti a un compito importante che ha dato lustro alla Repubblica Italiana, creando collaborazione e professionalità.

.

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese ci parla della sua attività a Legnano.

Italia-Albania, le associazioni ci sono e fanno da ponte tra le due comunità, quella italiana e quella albanese.

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l'attività
Italia, foto di  Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività

Chi è venuto in Italia per lavorare ci tiene, giustamente, a tenere vivere tradizioni, usi e costumi del paese d’origine.

Coloro che sono nati qui, si trovano di fronte le due realtà, la società italiana in cui vivono e quella albanese da cui arrivano i genitori.

L’associazione con sede a Legnano, ha un sito, http://www.uraebashkimit.com/

e si presenta così:

Siamo un’associazione nata per favorire l’integrazione tra albanesi immigrati.
Ma vogliamo anche salvaguardare le nostre tradizioni.


Come ? ..Vieni a scoprirlo ..

Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l'attività
Italia, Petrit Gjinaj, Presidente associazione culturale albanese, l’attività


Tutti i sabati, corsi di italiano, di albanese, di inglese e di balli tradizionali.
Siamo a Legnano ..

Vieni a trovarci:  italo-albanesi ci sono e fanno da ponte tra i due Paesi.
Le iscrizioni alle nostre attività sono sempre aperte e si effettuano presso la nostra sede operativa sita in

Via Barbara Melzi, 20 Legnano (MI)

Per eventuali informazioni rivolgersi a
– Sig. Petrit Gjinaj : 333 7301692
– Sig. Ladi Vulaj : 389 8551200
e-mail: uraebashkimit@hotmail.com

Regjistrimet për aktivitetet do të fillojnë me datë 1 Shtator 2013 pranë zyrës tonë në

Via Barbara Melzi, 20 Legnano (MI)

Per informacione kontaktoni
– Z. Petrit Gjinaj : 333 7301692
– Z. Ladi Vulaj : 389 8551200
e-mail: uraebashkimit@hotmail.com

 

Pubblicato articolo su Varese Press

https://varesepress.info/comuni/legnano/legnano-associazione-culturale-albanese/

Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l’aiuto di Don Giovannini

Le difficoltà degli abitanti di Koman, raccontato da don Antonio Giovannini, sito Chiesadimilano

Don Antonio Giovannini: ” Uno dei grossi problemi della zona di Koman è la difficoltà nelle comunicazioni.

Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l'aiuto di Don Giovannini
Le difficoltà degli abitanti di Koman, e l’aiuto di Don Giovannini

Per andare in alcuni villaggi dopo alcune ore in auto, devo prendere una barca per attraversare un lago e quindi camminare su sentieri:

in questi piccoli villaggi celebro la Messa, amministro i sacramenti e sto con le persone per parlare con loro, per ascoltare i loro problemi”.

L’Albania, terra bellissima, ha molto da offrire, in modo particolare vicino al mare, ma nell’entroterra, non ci sono le stesse risorse.

Don Giovannini è un parroco che per davvero segue i fedeli e non ama la vita comoda:

“Sono parroco a Koman, un paesino nella diocesi di Scutari, al confine con il Kossovo. Vi abitano circa 500 persone”.

Conosce e vive la realtà dal vivo e vedendo quanto accade ha cercato di coinvolgere altre realtà del mondo cattolico:

Durante la mia presenza a Scutari invitai in quel luogo il Circolo Acli di Cernusco sul Naviglio.

 Da quella occasione di incontro, con un po’ di fortuna (e a grazia di Dio), nacque l’opportunità di coinvolgere le Acli provinciali di Milano e della Lombardia

sulla realizzazione di diversi progetti sociali e occupazionali per la popolazione locale

 attraverso il coinvolgimento di IPSIA (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) la ONG delle Acli per la cooperazione internazionale, che tuttora continua ad operare in Albania.

L’analisi lucida e concreta del don, chiarisce che ci sono stati tanti aiuti, ma bisognerebbe spingere su attività locali:

“i migliori tendono a migrare, perché l’Albania offre poche possibilità.

L’unica via per migliorare le proprie condizioni di vita e della propria famiglia è ancora quella di migrare”.

Il messaggio della Chiesa italiana è importante ma “l’importante è che la Chiesa albanese diventi autonoma.

Per fortuna adesso ci sono giovani preti albanesi che hanno voglia di fare e di servire la chiesa e la gente.

Ho notato che c’è nella gente sete di conoscenza.

Dopo decenni di dittatura, la gente vuole approfondire la fede che, magari di nascosto dalla polizia segreta, i genitori hanno trasmesso”.

Don Giovannini esterna il suo pensiero senza remore come è giusto che sia un credente che arde dalla voglia di catechizzare, sperando che un giorno non ci sia più bisogno di aiuti “esterni”.

Nella foto Don  Giovannini con il cardinale mons. Ernest Simoni.

L’intervista in forma integrale per chi volesse approfondire, tratta dal sito www.chiesadimilano.it

Don Giovannini

Bologna, nuova guida turistica Albania (Feltrinelli Morellini)

Bologna, nuova guida turistica Albania (Feltrinelli Morellini), domani 20 giugno, alle ore 18.00, da LaFeltrinelli in P.zza Ravegnana 1.

Bologna-Albania

Questa guida copre tutte le principali località, dalla capitale alle città-museo di Berati e Girokastra, dalle Alpi del Nord alla Riviera meridionale.

Vengono forniti approfondimenti sulla storia, la cultura e l’ambiente del paese”.

Si parlerà di  itinerari tematici, consigli su cibo e artigianato, e turismo compatibile.
Relatori Francesco Vietti e Benko Gjata
Francesco Vietti, antropologo che insegna all’Università di Torino, di cosa si occupa?

Si interessa di migrazioni, turismo e del nesso tra mobilità e processi di patrimonializzazione.

Ha svolto ricerche sul campo nell’Europa orientale (in particolare in Albania e Moldavia) e in contesti insulari del Mediterraneo (soprattutto a Lampedusa).

Da molti anni è impegnato in iniziative di antropologia pubblica e applicata

Svolge tra gli altri incarichi il ruolo di coordinatore scientifico del progetto “Migrantour. Intercultural Urban Routes”.

Ha pubblicato i volumi :

“Il paese delle badanti” (Meltemi 2010), “Hotel Albania” (Carocci 2012) e, con Carlo Capello e Pietro Cingoani, “Etnografia delle migrazioni” (Carocci 2014).

Benko Gjata, originario di Tirana, è un giornalista, guida turistica certificata a livello nazionale e un esperto di turismo culturale.

E’ fondatore e direttore del Centro di Cultura Albanese, una delle più importanti realtà associative della diaspora albanese italiana.

La sua particolarità è di essere uno dei pochi autori di origine albanese che scrivono in italiano, noti come scrittori albanesi italofoni.

L’Albania da qualche anno, sta diventano la meta di tanti italiani, per le bellezze, cultura e anche costi alla portata di tutti, delle sue strutture.

Completa l’opera, l’uso della lingua italiana di cui fanno parte molti operatori turistici e l’accoglienza da parte degli albanesi.