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Italia-Albania, la partita più attesa

**Italia-Albania: Formazioni ufficiali e analisi del match**

Questa sera, alle 21 a Dortmund, l’Italia affronta l’Albania in un match cruciale per il gruppo B degli Europei di Germania 2024, Italia-Albania.

L’incontro promette emozioni e spunti tattici interessanti.

Ecco le formazioni ufficiali scelte dai CT Luciano Spalletti e Sylvinho.

### Formazioni ufficiali

#### Italia (4-2-3-1)

– **Portiere**: Donnarumma
– **Difensori**: Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco
– **Centrocampisti**: Jorginho, Barella
– **Trequartisti**: Chiesa, Frattesi, Pellegrini
– **Attaccante**: Scamacca
– **CT**: Luciano Spalletti

Spalletti opta per una formazione bilanciata. In difesa, la sorpresa è Calafiori, affiancato da Bastoni e Dimarco. Di Lorenzo completa la linea difensiva. A centrocampo, Jorginho e Barella formano una coppia consolidata. La trequarti vede Chiesa, Frattesi e Pellegrini, pronti a supportare l’unica punta Scamacca.

#### Albania (4-3-3)

– **Portiere**: Strakosha
– **Difensori**: Hysaj, Ajeti, Djimsiti, Mitaj
– **Centrocampisti**: Asllani, Ramadani, Bajrami
– **Attaccanti**: Asani, Broja, Seferi
– **CT**: Sylvinho

Sylvinho schiera un 4-3-3 aggressivo. In difesa, Hysaj e Mitaj presidiano le fasce, mentre Ajeti e Djimsiti formano la coppia centrale.

A centrocampo, Asllani, Ramadani e Bajrami dovranno contrastare il duo italiano. In attacco, Asani e Seferi agiranno ai lati di Broja, riferimento offensivo.

### Analisi tattica

#### L’Italia di Spalletti

L’Italia punta su un 4-2-3-1 dinamico. Donnarumma è una garanzia tra i pali. Di Lorenzo e Dimarco, terzini di spinta, offrono qualità sia in fase difensiva che offensiva. Calafiori e Bastoni, centrali giovani ma esperti, garantiscono solidità.

A centrocampo, Jorginho dirige il gioco, supportato dall’energia di Barella. Frattesi, alla sua prima esperienza europea, è chiamato a confermare le buone prestazioni. Pellegrini, con la sua visione di gioco, può creare pericoli. Chiesa, imprevedibile sulla fascia, e Scamacca, punta fisica, completano l’attacco.

#### L’Albania di Sylvinho

L’Albania si schiera con un 4-3-3 votato all’attacco. Strakosha, portiere di esperienza, guida la difesa. Hysaj, capitano, è il leader del reparto difensivo. Djimsiti e Ajeti, centrali fisici, dovranno contrastare Scamacca. Mitaj completa la linea difensiva.

A centrocampo, Asllani ha il compito di impostare il gioco. Ramadani e Bajrami, con la loro dinamicità, cercano di spezzare il ritmo italiano. In attacco, Broja, punta centrale, è affiancato da Asani e Seferi, pronti a sfruttare ogni occasione.

### Punti chiave del match

#### La difesa italiana

L’Italia deve mantenere alta la concentrazione in difesa. Calafiori, alla sua prima presenza da titolare, dovrà dimostrare sicurezza. La coppia centrale Bastoni-Calafiori dovrà gestire la fisicità di Broja.

#### Il centrocampo

Il duello a centrocampo sarà cruciale. Jorginho e Barella affrontano un trio dinamico. La capacità di Jorginho di dettare i tempi sarà fondamentale per l’Italia. Frattesi e Pellegrini devono essere incisivi nelle loro incursioni.

#### L’attacco

L’attacco italiano deve sfruttare la velocità di Chiesa e la fisicità di Scamacca. La difesa albanese, ben organizzata, non concederà spazi facilmente. Sarà importante la precisione nei passaggi e nei cross.

### Conclusioni

Il match tra Italia e Albania promette spettacolo. Spalletti e Sylvinho hanno schierato formazioni interessanti, con un mix di esperienza e gioventù.

L’Italia parte favorita, ma l’Albania può sorprendere.

La partita sarà decisa dai dettagli, con particolare attenzione alle fasi di gioco a centrocampo e alle occasioni create dagli attaccanti.

Non resta che attendere il fischio d’inizio per vedere chi avrà la meglio in questo scontro decisivo degli Europei di Germania 2024.

Varese,10 in arresto, pusher albanesi

**Polizia di Varese smantella banda di pusher albanesi: 10 arresti, sequestrati droga e armi**

Oggi, la Polizia di Stato di Varese, con il supporto di unità cinofile e pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, ha eseguito un’operazione contro una banda di pusher albanesi.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP di Varese su richiesta della Procura della Repubblica di Varese. Sono stati arrestati 10 cittadini albanesi coinvolti nel traffico di droga a Varese e provincia.

### Indagine Avviata nell’Autunno 2023

Le indagini sono iniziate nell’autunno del 2023, quando la Squadra Mobile ha ricevuto segnalazioni su un pusher albanese.

Questo individuo era specializzato nella consegna porta a porta di dosi di cocaina.

Le informazioni, seppur limitate, hanno permesso alla polizia di rintracciarlo con la sua auto e sequestrare alcune dosi di droga dai suoi clienti.

### Svolta nell’Indagine

L’indagine ha accelerato quando il pusher è stato coinvolto in un incidente stradale. Un altro albanese, già noto per il suo coinvolgimento nel traffico di droga, è intervenuto per aiutarlo. Questo ha portato la polizia a scoprire abitazioni e garage collegati ai due fratelli, organizzatori del traffico di droga.

### Modus Operandi della Banda

I fratelli facevano entrare in Italia giovani connazionali con visto turistico. Questi ricevevano auto intestate fittiziamente, droga, cellulari e abitazioni. Per ogni dose venduta, ricevevano 5 euro. Per evitare l’intercettazione da parte delle forze dell’ordine, avevano organizzato una “sala operativa”. Qui, uno dei giovani riceveva tutte le richieste di droga via WhatsApp, inoltrandole ai pusher tramite altre piattaforme social anonime.

### Traffico Fuori Provincia

Parallelamente, i fratelli organizzavano il trasporto di grandi quantità di droga fuori provincia. Utilizzavano connazionali come autisti, con auto dotate di doppi fondi creati ad arte da un membro del gruppo. Questo operava in un garage sotterraneo anonimo.

### Sequestri e Arresti

In sei mesi di attività, sono stati arrestati due spacciatori del gruppo e sequestrati 1 chilogrammo di cocaina e 4 chilogrammi di hashish. La droga era nascosta in boschi per evitare che i pusher venissero trovati in possesso di troppe dosi durante i controlli. Sono stati anche deferiti in stato di libertà altri cinque soggetti. Questi agevolavano l’organizzazione intestandosi auto e denunciandone il furto in caso di controlli.

### Strategie di Copertura

Il gruppo sostituiva immediatamente i pusher “toccati” dalle forze dell’ordine, rimandandoli in Albania. Reclutavano nuovi pusher nei Balcani per mantenere il funzionamento del sistema. Dal 2021, i fratelli vendevano oltre 1000 dosi di droga ogni mese, a 50 euro ciascuna.

### Sequestri Finali

Durante l’esecuzione delle misure cautelari, sono stati sequestrati circa 50.000 euro in contanti, 7,4 chilogrammi di marijuana e 6 pistole. Un soggetto, destinatario solo di una perquisizione, è stato arrestato in flagranza di reato.

### Conclusioni

Questa operazione rappresenta un significativo successo per la Polizia di Varese. Ha permesso di smantellare una rete ben organizzata di traffico di droga, che operava con metodi sofisticati e una struttura ben definita. La collaborazione tra le varie unità della polizia ha dimostrato l’efficacia di un’azione coordinata contro il crimine organizzato.

Albania, società di D’Alema

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Massimo D’Alema e il suo nuovo business in Albania. Tirana, Albania – Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio italiano ed esponente di Pci, Pds, Ds e Pd, ha avviato una nuova avventura imprenditoriale.

Franco Bechis di Open ha svelato le nuove attività di D’Alema, che a gennaio 2023 ha costituito la società A&I Albania a Tirana.La società A&I Albania – A&I Albania è una società di consulenza.

Secondo l’atto costitutivo, l’azienda si occupa di offrire assistenza e consulenza a imprese italiane interessate a operare in Albania.

La società si rivolge sia a persone fisiche che giuridiche, supportandole nella ricerca e nella realizzazione di opportunità di business nel Paese balcanico.Il ruolo di D’Alema – Massimo D’Alema è ben noto per la sua lunga carriera politica in Italia.

Dopo aver militato nel Pci, Pds, Ds e Pd, è approdato anche ad Articolo Uno-Mdp. Ora, ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio delle imprese italiane che guardano con interesse al mercato albanese.

L’opportunità albanese – L’Albania rappresenta un mercato emergente con molte opportunità per gli investitori stranieri.

Le imprese italiane possono trovare in questo Paese un ambiente favorevole per espandere le proprie attività. A&I Albania punta proprio a facilitare questo processo, fornendo consulenza specializzata.

Le parole di Bechis – Franco Bechis ha descritto nel dettaglio le nuove attività di D’Alema. Secondo il giornalista, la costituzione di A&I Albania è un segno dell’interesse crescente degli imprenditori italiani verso l’Albania.

Bechis sottolinea come D’Alema abbia saputo cogliere questa tendenza, offrendo un servizio di valore alle imprese.Gli obiettivi di A&I Albania – La società ha come obiettivo principale quello di supportare le imprese italiane nella loro espansione in Albania.

A&I Albania offre una gamma completa di servizi di consulenza, dall’analisi di mercato alla ricerca di partner locali, fino alla gestione delle pratiche burocratiche necessarie per avviare un’attività nel Paese.

 

Il contesto economico albanese – L’economia albanese è in crescita e offre diverse opportunità di investimento. Settori come l’energia, il turismo, l’agricoltura e l’edilizia sono in pieno sviluppo. A&I Albania mira a facilitare l’ingresso delle imprese italiane in questi settori, offrendo loro il supporto necessario per operare con successo.La reazione del pubblico – La notizia delle nuove attività di D’Alema ha suscitato interesse e curiosità.

Molti si chiedono come l’esperienza politica dell’ex presidente del Consiglio potrà influenzare il suo nuovo ruolo di imprenditore.

Tuttavia, l’attenzione è rivolta anche alle opportunità che A&I Albania potrà offrire alle imprese italiane.Il futuro di A&I Albania – La società è appena agli inizi, ma le prospettive sono promettenti. Con l’economia albanese in espansione e l’interesse delle imprese italiane in crescita, A&I Albania potrebbe diventare un punto di riferimento importante per chi vuole investire in Albania. D’Alema, con la sua vasta esperienza, potrebbe giocare un ruolo chiave nel successo dell’azienda.Conclusioni – Massimo D’Alema ha avviato un nuovo capitolo della sua carriera con la costituzione di A&I Albania.

La società offre consulenza alle imprese italiane interessate a esplorare le opportunità di business in Albania.

Con l’economia albanese in crescita, A&I Albania potrebbe rivelarsi un partner strategico per molti imprenditori italiani.Aggiornamenti futuri – Seguiremo con interesse l’evoluzione di A&I Albania e le attività di Massimo D’Alema nel mondo imprenditoriale.

Le potenzialità sono grandi e l’esperienza di D’Alema potrebbe portare a nuovi sviluppi interessanti per le relazioni economiche tra Italia e Albania.Il supporto alle imprese italiane – A&I Albania si propone come un punto di riferimento per le imprese italiane.

La società offre una consulenza completa, aiutando le aziende a navigare il mercato albanese e a sfruttare le opportunità offerte dal Paese.

D’Alema e il suo team sono pronti a mettere la loro esperienza al servizio degli imprenditori italiani.Il contesto politico – La figura di D’Alema, con il suo passato politico, aggiunge un elemento di interesse alla vicenda.

La sua transizione dalla politica all’imprenditoria rappresenta un caso unico nel panorama italiano e offre spunti di riflessione sulle connessioni tra questi due mondi.Le prospettive per l’Albania – L’Albania, con la sua economia in crescita e la sua posizione strategica nei Balcani, rappresenta un mercato interessante per gli investitori italiani.

A&I Albania, guidata da D’Alema, potrebbe giocare un ruolo importante nel facilitare l’ingresso delle imprese italiane in questo mercato emergente.

Ragusa, albanese perde il controllo dell”auto

Albanese in difficoltà ### Incidente in Piazza Vann’Antò a Ragusa: Auto precipita sui binari della ferrovia

Alla guida un albanese. Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio intorno alle 14 in piazza Vann’Antò a Ragusa.

Una macchina ha divelto una ringhiera e, dopo un volo di circa sei metri, è precipitata sui binari della ferrovia sottostante.

#### Le Dinamiche dell’Incidente

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane alla guida del veicolo ha perso il controllo dell’auto. Sul sedile passeggero si trovava la madre del conducente. Non è ancora chiaro il motivo per cui il conducente abbia perso il controllo del veicolo, ma le indagini sono in corso per determinare le cause esatte dell’incidente.

#### Soccorsi Immediati

I soccorsi sono stati immediati. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e il personale sanitario. I soccorritori hanno estratto il giovane e la madre dall’auto con l’ausilio di attrezzature speciali. Entrambi i passeggeri sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Ragusa.

#### Condizioni dei Feriti

Le condizioni del giovane alla guida sembrano gravi, ma stabili. La madre ha riportato diverse ferite, ma non sarebbe in pericolo di vita. Entrambi sono sotto osservazione medica e saranno sottoposti a ulteriori esami nelle prossime ore.

#### Disagi alla Circolazione Ferroviaria

L’incidente ha causato notevoli disagi alla circolazione ferroviaria. La linea ferroviaria è stata temporaneamente chiusa per permettere le operazioni di soccorso e rimozione del veicolo. I tecnici sono al lavoro per ripristinare la sicurezza della linea ferroviaria e rimuovere i detriti.

#### Testimonianze dei Residenti

Alcuni residenti di piazza Vann’Antò hanno assistito alla scena. “È stato un momento terribile,” racconta un testimone oculare. “Abbiamo sentito un forte rumore e poi abbiamo visto l’auto precipitare.” Le testimonianze dei presenti sono ora al vaglio delle autorità per ricostruire con precisione l’accaduto.

#### L’Intervento delle Forze dell’Ordine

La polizia locale di Ragusa ha avviato un’indagine sull’incidente. Saranno esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per determinare se ci siano stati eventuali errori umani o meccanici che hanno causato la perdita di controllo del veicolo.

#### Precedenti e Sicurezza Stradale

Non è il primo incidente che si verifica in questa zona. I residenti hanno più volte segnalato la pericolosità del tratto stradale. La ringhiera che è stata divelta dall’auto non era in perfette condizioni, secondo alcuni testimoni. Questo episodio potrebbe riaccendere il dibattito sulla sicurezza stradale a Ragusa e sulla necessità di interventi strutturali per migliorare la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti.

#### Conclusione

Il drammatico incidente di oggi pomeriggio in piazza Vann’Antò a Ragusa ha messo in evidenza ancora una volta l’importanza della sicurezza stradale. Le autorità locali sono chiamate a prendere provvedimenti per evitare il ripetersi di simili episodi. Nel frattempo, la comunità si stringe attorno ai feriti, sperando in un rapido e completo recupero.

#### Ultimi Aggiornamenti

Continueremo a seguire la vicenda e a fornire aggiornamenti non appena saranno disponibili ulteriori informazioni. Per ora, le autorità locali invitano alla prudenza e alla collaborazione di tutti i cittadini per garantire la sicurezza nelle strade della città.

Foto Salvo Bracchitta

 

Edi Rama scarica Meloni

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## Edi Rama Scarica Meloni: “Il Piano dei CPR in Albania Sarà un Flop”

Il primo ministro albanese, Edi Rama, ha espresso forti critiche al piano del governo italiano per la creazione di centri di permanenza per i rimpatri (CPR) in Albania.

Dopo aver inizialmente sostenuto pubblicamente il progetto, Rama ha rilasciato dichiarazioni molto scettiche in un’intervista a Repubblica.

### Dubbi sulla Fattibilità

Rama ha messo in dubbio la praticabilità del piano, sottolineando le difficoltà logistiche e burocratiche. “Come fai a far ruotare 3000 persone in 28 giorni con la burocrazia italiana e con le regole europee?” ha detto, evidenziando la complessità delle procedure necessarie per gestire tali centri.

### Problemi Burocratici

Secondo il premier albanese, anche se il centro sarà pronto in pochi mesi, renderlo operativo sarà una sfida enorme. Le procedure burocratiche, sia italiane che europee, rendono difficile rispettare i tempi previsti per la rotazione dei migranti. Rama ha sottolineato che queste difficoltà potrebbero compromettere seriamente l’efficacia del piano.

### Contraddizioni e Critiche

Questa critica arriva dopo che Rama aveva inizialmente sostenuto il progetto, sollevando domande sulle reali possibilità di successo dell’iniziativa. Le sue parole mettono in luce le contraddizioni all’interno della politica migratoria europea e le difficoltà di cooperazione tra i paesi membri e i paesi terzi.

### Contesto Politico

La presa di posizione di Rama avviene in un contesto politico complesso, dove l’Italia, guidata dal governo di Giorgia Meloni, cerca soluzioni per gestire i flussi migratori. Il piano di costruire CPR in Albania faceva parte di una strategia più ampia per affrontare l’immigrazione irregolare, ma le parole di Rama suggeriscono che la sua implementazione potrebbe essere più difficile del previsto.

### Implicazioni per il Governo Italiano

Le dichiarazioni di Rama rappresentano un duro colpo per il governo italiano, che contava sul supporto dell’Albania per questo progetto. La riuscita del piano è ora in dubbio, e le autorità italiane dovranno affrontare ulteriori sfide per trovare soluzioni alternative o superare gli ostacoli burocratici indicati da Rama.

### Conclusione

In conclusione, le parole di Edi Rama evidenziano le difficoltà pratiche e burocratiche di implementare il piano dei CPR in Albania.

La sua presa di posizione critica mette in discussione la fattibilità del progetto e sottolinea le complessità della cooperazione internazionale in materia di immigrazione. Il governo italiano dovrà ora rivedere le sue strategie per affrontare queste sfide.

Tragedia in Albania

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### Tragedia in Albania: Lutto Nazionale per la Morte di Tre Bambini nel Fiume Buna

**Shkodër, Albania** – Una vicenda tragica ha colpito il cuore dell’Albania settentrionale, dove i corpi di tre bambini sono stati ritrovati senza vita nelle acque del fiume Buna.

La comunità locale e il paese intero sono sconvolti da questo evento drammatico.

#### Il Contesto della Tragedia

La cerimonia funebre dei tre bambini si è svolta ieri, segnata da un profondo dolore e da domande senza risposta. Secondo le prime indagini e le testimonianze, il movente potrebbe essere ricondotto a un dramma familiare, alimentato da gelosia e tensioni interne.

#### Le Dinamiche Familiari

Fonti vicine alla famiglia hanno rivelato che la madre dei bambini avrebbe recentemente scoperto il marito in compagnia di un’altra donna, più giovane. Questo sospetto di infedeltà ha scatenato una serie di eventi tragici. La sorella della donna, inoltre, ha rivelato che la stessa aveva subito violenza domestica, nonostante il sostegno ricevuto da parte delle famiglie di entrambi.

#### Le Indagini in Corso

Le autorità continuano a indagare per chiarire ogni aspetto di questa tragedia, ma al momento sembra improbabile trovare complici nell’azione della madre. L’opinione pubblica è attenta e chiede giustizia, ma anche comprensione per le dinamiche psicologiche che possono aver portato a un gesto tanto estremo.

#### Riflessioni sulla Sicurezza Familiare

Questo evento tragico riporta all’attenzione l’importanza del supporto alle famiglie in crisi e la necessità di interventi tempestivi quando emergono segnali di violenza domestica. Esperti in salute mentale sottolineano l’importanza di risorse accessibili per prevenire simili tragedie.

#### La Reazione della Comunità

La comunità di Shkodër, così come l’intero paese, è in lutto. In molte città sono state organizzate veglie e momenti di preghiera. Le famiglie colpite ricevono supporto non solo a livello emotivo ma anche pratico, per superare questo momento di immenso dolore.

#### Prevenzione e Supporto

È fondamentale rafforzare i programmi di supporto psicologico e sociale per le famiglie, aumentando la consapevolezza su temi come la violenza domestica e la salute mentale. La prevenzione deve essere una priorità nazionale, per garantire che simili tragedie non si ripetano.

#### Conclusione

La tragedia dei bambini nel fiume Buna è un campanello d’allarme per tutto il paese. Mentre la comunità piange i giovani innocenti, si sollevano interrogativi sulle misure di protezione e supporto alle famiglie vulnerabili. Questo è il momento di unire le forze e lavorare insieme per un futuro più sicuro e protettivo per tutti i cittadini.

### In Memoria

Oggi, mentre le indagini continuano, la memoria dei tre angeli del fiume Buna rimane viva nei cuori di tutti coloro che hanno sentito la loro storia. La speranza è che il loro tragico destino porti a cambiamenti concreti e duraturi nella società albanese.

Questo articolo riflette la drammaticità e la complessità di una situazione che ha toccato profondamente la comunità albanese, enfatizzando l’importanza del supporto comunitario e della sensibilizzazione su temi delicati come la violenza domestica e la crisi familiare.

13 arresti, italiani e albanesi, a Verona

Verona, operazione antidroga, cocaina in particolare

Verona, i Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese, coadiuvati dai colleghi del Comando Provinciale Carabinieri di Verona e da unità cinofile, stanno svolgendo una vasta operazione antidroga

E stanno eseguendo ordinanze di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti, italiani ed albanesi, incolpati di essere gli artefici nonché appartenenti di un sodalizio dedito allo spaccio di cocaina nella provincia di Verona.

Operazione antidroga a Valpolicella: Carabinieri arrestano 13 persone e sequestrano ristorante

Massiccia operazione dei Carabinieri in Valpolicella contro il traffico di droga Nel cuore della Valpolicella, una nota zona vitivinicola della provincia di Verona, si è svolta una vasta operazione antidroga coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona.

I Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese, supportati dal Comando Provinciale di Verona e da unità cinofile, hanno eseguito una serie di arresti e perquisizioni che hanno portato al sequestro di un ristorante e alla cattura di 13 individui, italiani e albanesi, implicati in un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di cocaina.

Dalle armi alla cocaina: l’escalation criminale L’indagine, avviata a febbraio 2022, ha preso il via con l’arresto di un cittadino italiano trovato in possesso di due pistole, una delle quali con matricola abrasa, nascoste in un condominio a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Le indagini successive hanno rivelato l’esistenza di una rete criminale ben organizzata, con basi operative in un locale pubblico di San Pietro in Cariano, che si estendeva su tutta la provincia di Verona.

Dettagli dell’operazione e sequestri effettuati Durante l’operazione, iniziata ad aprile 2022, sono state arrestate cinque persone in flagranza di reato e sono stati sequestrati 500 grammi di cocaina e oltre 12.000 euro, presunto ricavato dell’attività illecita.

Il ristorante di San Pietro in Cariano, sequestrato preventivamente, emerge come fulcro dell’attività di spaccio, con droga nascosta nei locali e alcuni dipendenti coinvolti nella distribuzione.

Modalità operative e risvolti sociali Gli indagati mantenevano uno stile di vita elevato, finanziato dalle attività illecite.

Alcuni di essi, per recuperare crediti, non esitavano a ricorrere a metodi estorsivi. Questa realtà sottolinea non solo la pericolosità dei soggetti coinvolti ma anche l’ampio impatto sociale del traffico di droga, che alimenta la criminalità organizzata nella regione.

Prossimi passi e importanza dell’operazione Gli arrestati saranno interrogati nei giorni a venire, mentre le indagini continuano per delineare completamente la rete criminale e prevenire future attività illecite. L’operazione rappresenta un passo significativo nella lotta al traffico di droga, cruciale per la sicurezza e il benessere sociale, e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel preservare la legalità.

Con un approccio proattivo e strategico, la lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti rimane una priorità per garantire la sicurezza della comunità e contrastare le economie illegali che sostengono le organizzazioni criminali nella regione.

Notizie dall’Italia

 

Arrestato 63enne proveniente da Tirana

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**Arresto all’aeroporto di Perugia: eseguito ordine di carcerazione per estorsione**

A Perugia, presso l’aeroporto “San Francesco”, si è verificato un arresto significativo.

Gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera hanno catturato un uomo di 63 anni, proveniente da Tirana, durante i controlli di routine.

**Dettagli dell’arresto e della condanna**

L’uomo, condannato a 2 anni, 3 mesi e 27 giorni di reclusione per estorsione, è stato fermato dopo essere stato identificato tra i passeggeri in arrivo.

Una multa di 500 euro accompagna la sua pena detentiva.

Il provvedimento segue la revoca di un precedente decreto di sospensione dell’ordine di esecuzione per la sua carcerazione, che ha quindi ripristinato l’ordine originale di incarcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Arezzo.

**L’importanza dei controlli di frontiera**

Questo arresto sottolinea l’importanza dei controlli di frontiera e il ruolo essenziale che giocano nella sicurezza nazionale. Gli operatori dell’Ufficio di Polizia di Frontiera continuano a esercitare una vigilanza attenta per garantire che persone ricercate o sotto mandato di cattura non possano entrare nel paese senza essere intercettate.

**Impatto e procedure future**

L’operazione dimostra l’efficacia delle procedure di controllo in atto negli aeroporti italiani, essenziali per la sicurezza del paese.

La collaborazione tra diverse agenzie di sicurezza e la prontezza degli agenti di polizia di frontiera hanno permesso di evitare che un criminale condannato evadesse la giustizia.

L’uomo ora affronterà le conseguenze legali delle sue azioni, mentre le autorità continuano a monitorare e gestire i rischi associati ai trasgressori che tentano di attraversare le frontiere nazionali.

Albania, grande quantità idrogeno

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Albania.**scoperto in albania il più grande giacimento di idrogeno naturale del mondo**

in una svolta epocale per l’energia pulita, ricercatori hanno scoperto il più grande giacimento di idrogeno naturale del mondo in albania. questa scoperta potrebbe rivoluzionare il settore energetico.

**importanza dell’idrogeno naturale**

l’idrogeno è considerato un combustibile del futuro per la sua pulizia. quando brucia, produce solo vapore acqueo, eliminando emissioni nocive.

**la scoperta in albania**

la miniera albanese nasconde vasti depositi di idrogeno. questo giacimento supera qualsiasi altra riserva conosciuta a livello globale.

**impatto sull’energia pulita**

questa scoperta apre a nuovi metodi per estrarre e utilizzare l’idrogeno come energia pulita. potrebbe significare un passo avanti significativo verso l’abbandono dei combustibili fossili.

**cosa significa per il futuro**

l’utilizzo di idrogeno naturale può:

– ridurre la

Elisa Mucaliaj, premiata per la focaccia barese

Elisa Mucaliaj, premiata a Bari, per la sua focaccia barese; il messaggio ufficiale diffuso su FAcebook:

QUESTA MATTINA LA CONSEGNA DI UN RICONOSCIMENTO
DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL PANIFICIO “LA PUPETTA”.
Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro e il presidente della commissione consiliare Cultura Giuseppe Cascella hanno consegnato, a Palazzo di Città, un riconoscimento dell’amministrazione comunale al panificio barese “la Pupetta”.
Lo ha ritirato la titolare del panificio, Elisa Mucaliaj, 39enne albanese da 25 anni in Italia, socia fondatrice del consorzio della Focaccia barese.

Un’imprenditrice giovane, determinata ed esigente in fatto di qualità, capace di realizzare un prodotto di eccellenza gastronomica del nostro territorio che ambisce al riconoscimento del marchio Igp.
Alla cerimonia hanno partecipato anche l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e il consigliere comunale Nicola Amoruso, promotore dell’iniziativa.